Un nuovo modello di casa a misura di pandemia
Ripensare gli spazi della nostra quotidianità affinché siano in grado di garantire una maggiore sicurezza: in una lettera indirizzata al presidente Mattarella, l'architetto Fuksas insieme alla moglie e allo studio Archea di Firenze ha delineato un nuovo modello di casa a misura di pandemia. Le abitazioni dovranno essere sempre più connesse agli ospedali, perché «salute, economia e habitat sono parti integranti della nostra vita» si legge nella lettera. Un futuro meno mobile e in movimento di quanto non lo sia stato finora ma più smart, in cui la tecnologia gioca un ruolo fondamentale.
«In questi decenni - ha dichiarato Laura Andreini di Archea - abbiamo spogliato le nostre case dei servizi, le abbiamo ridotte all'osso, vissute come alberghi proiettando fuori tutte le nostre attività. Ora questo andrà ripensato. Le nostre case dovranno essere più sicure, ma anche più accoglienti». Nell'era post Covid gli spazi dovranno essere un luogo accogliente e confortevole, connesso ma allo stesso tempo un posto salubre e adatto a curarci qualora ci ammalassimo o si presentasse una situazione simile a quella vissuta in quest'ultimo periodo, per non sovraccaricare da subito gli ospedali.
Spazi più flessibili ma confortevoli
Oltre a dotare le case di un kit con alcuni strumenti indispensabili per il primo soccorso, il modello di habitat elaborato da Fuksas punta a una riformulazione degli ambienti domestici che dovranno essere più flessibili. Seguendo il modello del cohousing sarà necessario dotarsi di spazi comuni all'interno dei palazzi, come ad esempio un piano dedicato allo smart working o alla didattica online che può trasformarsi, se necessario, in un luogo per l'assistenza e l'isolamento delle persone malate.
A prescindere da quello che sarà il modello di casa che si andrà diffondendo e che architetti e designer adotteranno, ciò che avrà sempre più importanza sarà sicuramente il comfort. In questo lungo periodo in cui abbiamo vissuto la nostra casa senza interruzione di continuità, adottando lo spazio a disposizione a seconda delle diverse attività, ci siamo accorti di quanto il massimo benessere sia fondamentale. Vicini rumorosi, scarsa privacy, mancanza di luce naturale, numero di stanze sproporzionate rispetto al numero dei familiari sono alcuni degli aspetti e dei difetti di cui ci siamo maggiormente accorti in questa quarantena.
Ripartire dalla casa con Isolmant
Proprio da questa esperienza è necessario partire e ri-partire per migliorare la nostra casa e ottenere un elevato comfort. La casa in questi mesi è stata il nostro "porto sicuro", un luogo che si è trasformato in ufficio, scuola, palestra, sala prova a seconda delle esigenze e delle passioni di ciascuno. Uno spazio su cui l'attenzione si è andata sempre più focalizzando, facendo emergere la necessità di piccole e grandi modifiche per poter vivere al meglio la nostra quotidianità. Un bisogno che trova in Isolmant un alleato prezioso: l'azienda, leader nel settore dell'isolamento acustico, ha da sempre a cuore il benessere di chi vive tutti i giorni gli spazi abitativi, e lavorativi, e da oltre 40 anni si impegna a raggiungere questo obiettivo. Un partner affidabile che punta a valorizzare gli ambienti migliorandone il comfort acustico attraverso soluzioni altamente performanti e all'avanguardia che rispondono alle esigenze di ieri e di oggi. Ricerca, innovazione, passione ed esperienza fanno di Isolmant il partner ideale per soddisfare il nostro bisogno di benessere, acustico e personale.